Coronavirus, il 3 marzo il Cts propose la zona rossa a Nembro e Alzano
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Il 3 marzo il Cts propose la zona rossa a Nembro e Alzano. L’appello inascoltato

Giuseppe Conte

Già il 3 marzo il Cts propose di istituire la zona rossa a Nembro e Alzano. L’appello rimase inascoltato.

Nei verbali del Comitato Tecnico Scientifico pubblicati dalla Fondazione Luigi Einaudi mancano le riflessioni su Nembro e Alzano, un vuoto nei documenti che potrebbe essere legittimato da fatto che sulla mancata zona rossa nella Bergamasca sia in corso un’indagine. Ma nelle ultime ore sono emerse informazioni di notevole rilevanza destinate a riaprire la discussione sulla mancata zona rossa.

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Il 3 marzo il Cts propose l’istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano

Stando a quanto emerso, nella giornata del 3 marzo il Cts propone al governo di adottare misure restrittive nei Comuni della zona rossa, questo per evitare una diffusione dei contagi nelle zone circostanti.

“Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei comuni della zona rossa anche in questi due comuni, al fine di limitare la diffusione dell’infezione nelle aree contigue”, recita il verbale del 3 marzo.

“I due comuni si trovano in stretta prossimità di Bergamo e hanno una popolazione rispettivamente di 13.639 e 11.522 abitanti. Ciascuno dei due paesi ha fatto registrare attualmente oltre 20 casi, con molta probabilità ascrivibili ad un’unica catena di trasmissione. Ne risulta, pertanto, che l’R0 è sicuramente superiore a 1, il che costituisce un indicatore di alto rischio di ulteriore diffusione del contagio“, recita il comunicato come riportato da la Repubblica.

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L’appello inascoltato

Eppure il suggerimento degli esperti cadrà nel vuoto. Questo nonostante il 5 marzo tutto fosse disposto e pronto per procedere con la chiusura della zona. Come noto 250 tra carabinieri, finanzieri e poliziotti erano stati fatti convergere nella zona per il controllo del territorio. Il documento aiuta a fare luce anche su quelle che poi sarebbero state le successive dichiarazioni di esponenti del governo e dei vertici della Regione Lombardia, ascoltati dagli inquirenti come persone informate dei fatti per la mancata istituzione della zona rossa.

Al momento ancora non è chiaro il motivo per il quale nessuno abbia ordinato la chiusura della zona rossa come suggerito, a quanto pare, anche dal Cts. Avrebbero potuto farlo i vertici della regione Lombardia così come gli uomini del governo. Non lo avrebbe fatto nessuno, fino alla formulazione della zona arancione e poi del lockdown nazionale.

Le indagini aiuteranno a fare luce su una pagina scura all’interno di una parentesi drammatica. Quella dell’emergenza coronavirus.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:16

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